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Storia di Nanto

a cura di Arch. Bernardo Dominidiato

Socio e collaboratore della Pro Loco Nanto

CAPITOLO 2 - I PALEO-VENETI E LE ORIGINI DEL NOME "NANTO"

Nanto COLLI Berici Pieve Pro Loco Tartufo Scorzone

Il sito dei Berici  è stato la meta di nuove popolazioni di Homo sapiens provenienti da est, portatrici di una nuova cultura e di nuove tecnologie.

La particolare produzione di strumenti e l’utilizzo di ornamenti personali carichi di una valenza simbolica, rendono questa specie umana diversa da quelle che l’hanno preceduta.

 

GLI ULTIMI CACCIATORI RACCOGLITORI

 

Tra i 15.000 e i 7.500 anni fa l’Homo sapiens continuò a risiedere nei nostri colli e quindi anche nel  territorio di Nanto.

Probabilmente nell’arco di 7.500 anni cominciarono anche le migrazioni stagionali per seguire la selvaggina, con campi invernali più stabili e campi estivi temporanei, fatti per lo più di capanne provvisorie o di tende di pelli sostenute da lunghi pali, facilmente smontabili e trasportabili.

Dopo questo periodo inizia la vera e propria rivoluzione con l’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento degli animali, iniziando così l’epoca degli insediamenti stanziali, come testimoniato dai reperti della vicina area laco-palustre del lago di Fimon.

 

I PALEOVENETI

 

Tra 7.500 anni fa e l’epoca romana, nel territorio si susseguirono le varie culture dell’Homo Sapiens con le varie età da quella litica a quella del bronzo e successivamente quella del ferro.

 

Dobbiamo arrivare attorno 1.300 anni fa per parlare di una vera cultura veneta o meglio Paleoventa.

 

Molti studiosi identificano la cultura paleoveneta con quella celtica; i paleoveneti sono dei proto celti ed allo stato attuale, e assieme agli altri Padani, ai Francesi ed agli Irlandesi, costituiscono ancora il popolo che possiede la più alta percentuale di sangue celtico.

 

La maggior parte degli storici indicano nei Celti i portatori più tipici della civiltà dei campi d' urne centroeuropei, cultura che si riscontra anche nelle nostre zone, per cui questa, da sola, potrebbe essere la dimostrazione che i Paleo Veneti fossero di origine e cultura Celtica.

 

 

Per il territorio di Nanto vi sono le testimonianze di molti reperti relativi ad un abitato presso il Monte Alto,  (che con i suoi 444 metri è la cima più alta dei Berici); purtroppo la costruzione di una base per l’Aereonautica Militare ha distrutto il sito archeologico .

Nanto COLLI Berici Pieve Pro Loco Tartufo Scorzone

 

ESEMPIO DI UN VILLAGGIO PALEOVENETO (Vedi foto sopra)

 

 

I Paleo Veneti hanno potuto mantenere inalterati per millenni le loro peculiarità somatiche e spirituali, nonché linguistiche.

 

Il paleoveneto, proprio come il latino, presenta una rimarchevole affinità col germanico, specie nella costruzione del periodo.

 

Quindi, accettando che i Paleo-Veneti fossero di stirpe celtica, sorge la questione della nascita del Nome del nostro Paese:​ NANTO

 

 

Il nome NANTO: probabile origine.

 

Quanto suddetto, quindi facendo propria l’affinità celtica dei Paleo Veneti, si può ipotizzare che anche il toponimo Nanto sia di origine Celtica,

 

infatti dalla lingua celtica  otteniamo  che i termini “nantu” o “nanto”  indichino sia ‘valle’ che ‘ruscello’.

 

A Nanto esiste proprio questa grande Valle con relativo ruscello o torrente ed è quella dello Scaranto Degora.

Ed è proprio dove il Degora, ai piedi dei monti, si immette nella pianura, che sorge l’antico abitato che poi prenderà il nome di Nanto.

 

Che questa Valle con relativo corso d’acqua non sia un sistema secondario, lo si può ricavare anche dal fatto che il Consorzio di Bonifica dell’Alta Pianura Veneta, nelle sue opere di sistemazione, classifica il Degora come “Torrente”, stando questo a indicare l’importanza di tale vallata torrentizia nel territorio di Nanto.

 

Poiché i toponimi spesso derivano dalle caratteristiche dei luoghi per noi l’ipotesi dell’origine celtica del nome di Nanto, riferito alle caratteristiche geografiche emergenti del sito, rimane la più accreditata, tenendo presente che tale radice si trova in molti toponimi di città o villaggi sia francesi che svizzeri.

 

L’altra ipotesi della derivazione del nome dall’antico insediamento romano di “Nantona” pare a noi assai improbabile, in mancanza di resti e testimonianze archeologiche di questo ipotetico insediamento.

 

 

NOTA: Tutte le immagini presenti sul seguente articolo sono state prelevate dal motore di ricerca Google e sono state aggiunge per puro scopo informativo. Vi preghiamo di contattarci a privacy@proloconanto.it se reputate che alcune immagini non possano essere usate. In tal caso provvederemo immediatamente alla rimozione.